Mi accoccolavo a te in quelle sere di vita e profondamente respiravo il tuo odore.
Aveva uno strano profumo che sapeva di Amore.
Mi accoccolavo a te in quelle sere di vita e profondamente respiravo il tuo odore.
Aveva uno strano profumo che sapeva di Amore.
Lo odio il silenzio.
E’ vuoto. Non risuona di te.
Mi somiglia insomma.
Forse è per questo che non lo sopporto.
Ci sono paure che in amore non sono ammesse.
La paura di perderti, ad esempio.
E sai perché non deve esistere questa reale fobia? Perché lei pian piano crescerà così tanto da far si che prima o poi si avveri. Manifestandosi con conseguenze catastrofiche.
E io ti ho amato così tanto e perdutamente da non rendermi conto che più ti amavo, più cresceva in me la paura di non poterti più abbracciare.
Amore e Paura.
Due armi letali.
Due sentimenti così pericolosi che mi terrorizza persino parlarne.
Ma hanno vinto loro, perché è di loro che sto parlando, non di te, non di noi, non di quello che eravamo e che non saremo.
Ci sono le Donne. E poi ci sono le Donne Donne. E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza. Le devi prendere e basta. Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare. Devi spazzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto, a bassa, bassissima voce. Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo avertele raccontate, si tormenteranno – in un’agonia lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed tuoi passi allontanarsi. Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a spogliarsi son brave tutte. Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi di una donna possano trovare scudo dietro un velo di mascara. Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia. Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a sé stesse. Ma, appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
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Ti ho sognato.
In un modo così forte e vero che mi ha tolto il fiato.
Ho sognato la tua pelle, ho sognato di baciarti e di fare l’amore con te.
Eravamo solo noi, lontano da tutti.
E’ stato tutto così assurdo ma allo stesso tempo vero che mi ha spaventata.
Lo so che ti sembrerà una stupidaggine, ma è stato così.
Ho avuto paura di quello che potesse significare per me quel sogno.
Una fuga? Un desiderio? Una verità che mi sono negata per tanto tempo?
O forse solo che ti ho sentito vicino.
Ma in quel sogno c’eri tu.
Comunque amore, ti prego,
troviamoci là, in quel posto magico,
al tramonto di questo giorno grigio,
guardiamoci, accarezziamoci,
spogliamoci di ogni cosa,
abito, sogno o paura che sia,
e uniamoci, lentamente, danzando.
Uniamoci in un solo corpo, in quell’unico corpo che desidero.
Noi.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
Un blog di racconti e vari temi seminati a spaglio
Raccontare le emozioni tra le pareti della Sala Operatoria e della mia vita.
GUIDO SPERANDIO
La vita, l'universo e tutto quanto